Internet governance

Kroes condanna espressamente la proposta ETNO

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Neelie Kroes, il commissario europeo di DG Connect responsabile per la Digital Agenda, ha espressamente preso posizione contro la proposta ETNO relativa ai trattati ITRs. La presa di posizione è contenuta nella risposta resa il 22 ottobre 2012 in relazione ad una interrogazione parlamentare di un deputato europeo dei verdi.

Il deputato europeo, Judit Sargentini, prendendo spunto da una precedente risposta della Commissione, chiedeva se il commissario Kroes fosse d’accordo con le dichiarazioni del ministro e vice-premier olandese Verhagen, il quale in un intervento del 6 luglio scorso aveva difeso la legge olandese sulla net neutrality (osteggiata dagli incumbent europei) e condannato espressamente le proposte di ETNO di modificare i trattati ITRs in relazione all’interconnessione Internet. Il vice-premier olandese annunciava così di impegnarsi in sede europea per rigettare la proposta ETNO (e così è stato: il CEPT ha infatti affossato la proposta ETNO la settimana scorsa ad Istanbul).

Nella risposta (riportata qui di seguito nella sua integralità) al deputato europeo, il Commissario Kroes ha dichiarato di condividere con il vice-premier Verhagen la stessa valutazione negativa nei confronti della proposta ETNO, precisando che “the Commission believes that the ITRs are not the appropriate forum for setting compensation and tariff systems“.

Il Commissario Kroes ha poi ricordato il draft di decisione della Commissione Europea sulla posizione da tenere alla conferenza di Dubai, il cui obiettivo è quello di non estendere l’ambito di applicazione dei trattati ITRs, in particolare per quanto riguarda il settore Internet. Si tratta, appunto, di una posizione diametralmente opposta alla proposta di ETNO: gli incumbents europei vorrebbero infatti modificare i trattati ITRs introducendo dei principi rilevanti per il settore Internet. Il Commissario Kroes invece ha qui precisato che Internet deve restare esente dalla regolamentazione ITR e dalle competenze dell’ITU (benchè l’adozione di specifiche norme europee non possa essere esclusa: è appena terminata una consultazione in tema di Net Neutrality e la Commissione dovrebbe emanare una raccomandazione).

Inoltre, è significativo come il Commissario Kroes rimarchi come già oggi ISP e content provider possono stringere accordi commerciali “to ensure that technical properties of specific content or applications are controlled from end-to-end“. E’ questo un modo sofisticato ed elegante per dire che la proposta di ETNO non ha senso, perchè quest’ultima richiede una regolamentazione per ottenere effetti che il mercato già garantisce (in verità, gli obiettivi ufficiosi della proposta ETNO sono altri, ma questa è un’altra storia).

In buona sostanza, America, paesi Europei ed Unione Europea sono esplicitamente contrari ai contenuti dellla proposta ETNO, la quale al momento appare supportata solo da paesi africani e arabi, dove prevalgono regimi illiberali e ostili alla concezione di Internet come una rete aperta e libera. Sorprende il fatto che ETNO e Telecom Italia non si rendano conto che un tale tipo di supporto può solo appannare la loro proposta. Proprio il 22 ottobre il presidente di Telecom Italia Bernabè ha inviato una lettera alla Stampa reiterando la propria posizione ed apparentemente ignorando tutti questi sviluppi. Il sottoscritto aveva replicato a tale lettera con una posizione a nome di Euroispa, l’associazione europea degli ISP, nonché criticando i ragionamenti di Telecom Italia nel proprio blog.

***

EN

E-007989/2012

Answer given by Ms Kroes

on behalf of the Commission

(22.10.2012)

Managed services provide access to applications and content with a certain quality of service level. An internet service provider (ISP) may conclude commercial agreements with content providers to ensure that technical properties of specific content or applications are controlled from end-to-end. Certain applications require a specific quality of service (QoS) level, including television (IPTV), video on demand or some business services, such as virtual private networks (VPN). However, not all services referred to in the question require controlled quality.

Electronic communications operators should be able to market managed services. However, in order to protect the Internet’s capacity to innovate, the provision of such services should not be to the detriment of the quality of the “best effort” Internet. Moreover, the Commission is committed to maintain the Internet as an open platform to innovate for all providers, including small and emerging providers. In this respect, the Commission’s position resonates with the position expressed by the Government of the Netherlands on ETNO’s proposal. Generally, the Commission believes that the ITRs are not the appropriate forum for setting compensation and tariff systems.

The Commission’s proposal (COM/2012/0430 final – 2012/0207 (NLE))[1] seeks to ensure that there is no extension of scope in relation to the existing International Telecommunications Regulations (ITRs), in particular in relation to matters related to the Internet. The absence of any specific ITR provisions does not prevent the EU to take regulatory or legislative actions in this area.

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