ITU

Anche l’Europa rigetta le proposte ETNO su Internet

Secondo il CEPT, l’ITU non deve assumere competenze in materia di Internet, al massimo farci quattro chiacchiere. Chi vuole capire capisca!

Gli Stati europei membri del CEPT, l’organizzazione governativa Europea su poste e telecomunicazioni, hanno accantonato le proposte di ETNO sulle modifiche dei Trattati ITR che verranno discusse alla conferenza ITU a Dubai nel dicembre prossimo. In altre parole, la nota proposta degli incumbents europei (in primis Telecom Italia, ma anche Deutsche Telekom, Orange ecc) dopo essere stata rigettata dagli Stati Uniti, è stata messa da parte anche dall’Europa. Crolla quindi definitivamente la strategia di ETNO, che aveva “vestito” politicamente la sua posizione in vari modi: prima proposta delle telcos verso gli OTT (e non è vero: molte telcos importanti, tipo Verizon, BT ed AT&T, l’hanno rigettata); poi proposta “dell’industria europea” ICT (ma non è vero: ETNO si trova sola, le altre organizzazioni ICT, tipo Euroispa e Digital Europe, si sono dichiarate contro; altre, tipo GSMA ed ECTA, si sono ben guardate dal dare il loro appoggio); infine proposta dell’Europa vs gli Stati uniti (e non è vero: neanche l’Europa è d’accordo).

Tecnicamente, il  CEPT si era riunito questa settimana ad Istanbul per decidere quali emendamenti includere in una proposta comune europea da difendere alla conferenza di Dubai. Gli emendamenti ETNO non sono stati inclusi nella proposta europea. Si tratta di un vero e proprio rigetto, anche se formalmente non vi è una dichiarazione con cui il CEPT (o la UE) si dichiarano contro ETNO. Tuttavia, è come rifiutare a qualcuno un passaggio in macchina e lasciarlo a piedi, non è un bel segno…….

Gli emendamenti rigettati dal CEPT possono sempre essere portati avanti individualmente da un singolo Stato, oppure da un’altra area geografica. Tuttavia, anche se ciò avvenisse per gli emendamenti ETNO, lo smacco politico resta evidente: la proposta “dell’industria europea” viene ignorata dai suoi interlocutori naturali, Europa e Stati Uniti, sia nella forma che nella sostanza, per cui è dubbio che sopravviva. D’altra parte, proprio in questi giorni fonti ETNO hanno ammesso che si stava cercando un “compromesso”.

Non vi sono dichiarazioni o posizioni ufficiali del CEPT, che ancora sta lavorando sui documenti ufficiali del meeting. Sappiamo però che, per salvare la faccia ad ETNO e “all’industria europea” incappata in questo incidente, il CEPT ha acconsentito di verbalizzare un qualche riconoscimento per la proposta rigettata. Si tratta di un modo per indorare la pillola sulla stampa, per non imbarazzare troppe le grandi telcos sconfitte. Il CEPT dichiarerà che le discussioni sui temi sollevati da ETNO meritano di essere discusse ancora in sede ITU, ma allo stesso tempo ha deliberato che l’ITU non può avere alcun potere in materia. Chi vuole capire capisca!

Ignorati da America e Europa, alcuni aspetti della proposta ETNO saranno invece fatti propri dalla conferenza degli Stati africani. Sui significati di questa mossa, e sulle possibili conseguenze, tratterò nel prossimo post.

AGGIORNAMENTO NOVEMBRE 2012: un po’ di stampa ha riportato la notizia secondo cui le intenzioni del CEPS relativa alla proposta ETNO sarebbero ancora aperte. Non è così, i cronisti si informino meglio. Effettivamente, una dozzina di paesi (sui 20 presenti alla riunione di Istanbul) hanno espresso delle riserve per i motivi più vari, tuttavia nei confronti della proposta ETNO non cambia niente. Anzi, le riserve puntano ad escludere qualsiasi ulteriore discussione sulla proposta ETNO, mentre il verbale di Istanbul aveva lasciato aperta almeno la possibilità di continuare un dialogo sul punto, sebbene al di fuori dell’ITU. Numerosi paesi europei, tra cui Olanda, UK e nordici, non ne vogliono più sentir parlare e basta. Sicuramente deve aver influito la posizione del BEREC, che in uno statement del 14 novembre ha decisamente demolito la proposta ETNO.

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Il verbale CEPT relativo al rigetto della proposta ETNO recita come segue:

The DG discussed the proposal submitted by ETNO to the group. After a debate in which ETNO took part, a preliminary agreement was made. It was agreed that the endorsed position would be included both in the Brief and the in the report of the meeting. The agreed text is as follows:

“CEPT agrees that the concerns raised by the ETNO proposal are very relevant for the future of the sector and should be addressed. CEPT is of the opinion however that these cannot be solved through modification of the ITRs. CEPT does not support the inclusion of any provisions on these issues in the ITRs.  CEPT is committed to address and discuss them within the ITU and/or in other relevant fora”.

The Chairman thanked ETNO for contributing for the development of this position. The position will be sent to COM-ITU Plenary for approval. If the text is not supported by the Plenary, the alternative plan is to produce a factual statement:

“[For the moment,] CEPT does not agree with the inclusion of any provisions regarding IP interconnection in the ITRs”. 

The DG WCIT12 agreed on the positions expressed in the brief. Spain will send remarks on the proposal on International Roaming. Greece and France to produce remarks on the proposal regarding taxation.

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